Poldark – Recensione 4×01 – Episode One


Che cos’è l’amore? E’ la domanda che viene posta a Ross nella primissima scena (in cui esce bello come un dio dall’acqua limpida del mare di Cornovaglia) dalla visione di Hugh Armitage abbracciato a sua moglie. E’ la domanda che ci rituffa, dopo un’attesa di un anno, nel mondo di Poldark e nel marasma emotivo con cui avevamo salutato i suoi protagonisti ad agosto. Ma forse non è Hugh, forse quella domanda gliela pone la sua coscienza, unita alle sue più intime paure.

Cos’é l’amore? Ross si è mai fermato davvero a chiedersi cosa sia? Sicuramente sì, sa cos’è ma è altrettanto consapevole di non essercisi soffermato troppo, nel suo rapporto con Demelza.
E’ un Ross diverso, spezzato, insicuro e sofferente, quello che troviamo. Tralasciando i pettorali e il fisico scolpito (no, non tralasciamo, ammiriamo ma poi andiamo oltre), quello che vediamo riemergere dalle acque è un uomo spogliato non solo dei vestiti ma anche di tutte le sue certezze e sicurezze. Non ne ha mai avute molte ma una di queste, intoccabile, era Demelza.
Quella visione è lì, a ricordargli che è forse solo. Solo come quando tornò dalla guerra e lei non era ancora entrata nella sua vita.
Lo sguardo di Ross è di pura sofferenza davanti a quella visione (forse non troppo lontana dalla realtà consumata in quella spiaggia). Non è rabbia, è dolore e smarrimento. E’ qualcosa che non ha mai provato e che non sa fronteggiare perché ha paura di chiedere, ha paura delle risposte, ha paura che sia troppo tardi e che sia colpa sua. Sorrise solo (FINALMENTE), quando la visione sparisce e vede la realtà, ovvero il suo bambino che gli corre incontro e lo abbraccia, seguito da Demelza e dalla piccola Clowance. La sua famiglia, quella che ha costruito con lei e per la quale deve trovare il modo di combattere.
Tutta la puntata è giocata sugli sguardi silenziosi di Ross e Demelza. Sui loro abbracci, su quel disperato e struggente bisogno di toccarsi e stare vicino. Si guardano, dicono mezze frasi che vogliono dire tutto e niente e aspettano risposte che, se non trovano il coraggio di aprirsi, mai avranno.
Ross è maturato, cresciuto. E’ passato il tempo in cui si scaricava la coscienza per far ciò che più aggradava al suo orgoglio con frasi del tipo ‘Demelza è forte, Demelza ce la può fare da sola, Demelza se la caverà mentre me ne vado in giro a fare l’eroe’, questo Ross che ci viene mostrato è più attento e sicuramente consapevole che è stato a causa di atteggiamenti così (oltre alla notte con Elizabeth), che quella frattura fra lui e sua moglie si è creata. Ross ha paura ma per la prima volta senza ombra di dubbio, le premure verso Demelza non sono dettate dall’orgoglio ferito o dalla finta carineria per tenersela buona. La ama, la ama davvero e ha bisogno di lei. Ogni suo sguardo ne è la conferma, la cerca continuamente e una delle scene migliori è proprio quella in camera da letto dove se la tiene stretta dopo averle chiesto di stargli accanto (quando mai ha chiesto, Ross?). E’ un Ross che ha paura forse più di perderla che del tradimento in se (anche se chiaramente se sapesse davvero tutto, si arrabbierebbe come è giusto che sia). E’ un Ross che la protegge, anche a costo di perderla e di meritarsi il suo odio, nel tacerle la sorte dei fratelli. Mai lo avevamo visto tanto attento e allo stesso tempo fragile, come ha capito anche Prudie (in veste molto meno comica quest’anno).
E quindi a quella domanda posta da Hugh e dalla sua coscienza, Ross ha saputo rispondere coi fatti. Cos’è l’amore? L’amore è altruismo, è sapere farsi da parte, è desiderare il bene dell’altro prima del tuo, è star bene quando si vede l’altro star bene e star male quando vedi il male in chi ami e senti lontano. E’ saper rinunciare, è sapere aprirsi, è saper ascoltare ed è saper con dolcezza alleviare le sofferenze e le paure di chi abbiamo davanti. E’ dolore, non rabbia, quando il dubbio che qualcuno ci abbia portato via chi amiamo ci coglie… E’ il calore di un abbraccio davanti a un camino fra due persone che sanno di essersi fatte del male e di essere nel centro di un mare in tempesta ma pronti a lottare insieme per raggiungere una riva sicura. L’amore non è poesia, non solo. Non è pretendere a costo di far del male, non è egoismo. L’amore è sapersi fare da parte quando serve, se questo servisse a preservare un sorriso.
L’amore è quello che ha fatto crescere Ross e che lo ha reso un uomo, un marito e un padre migliore (straziante il suo ricordo a Julia e sentito e sincero l’abbraccio a Jeremy, quel figlio che non ha mai voluto e che il destino gli ha imposto).

Per quanto riguarda Demelza invece, ho dovuto rivedere più volte l’episodio per capirla e capire il suo agire. E’ una Demelza diversa questa che ci viene mostrata, forse vittima di sensi di colpa (non troppo evidenti a dire il vero) e divisa fra Ross e questo giovane poeta per cui ha infranto i voti nuziali a Ross e allo stesso tempo tradito se stessa e ciò che è.
A una prima visione mi ha lasciata interdetta il suo modo di fare colpevole, quella strana conversazione con Prudie (dove definisce Ross ‘cattivo’ e pare sminuire, anche con un po’ di orgoglio, il senso del suo tradimento), la strana intimità uscita nel faccia a faccia con Hugh che me la faceva apparire tanto diversa e tanto meschina rispetto alla Demelza di sempre. Poi però, alla terza visione, ho capito (forse), cosa si agita in lei.
Demelza, nel bellissimo dialogo finale, chiede a Ross se sia stato per pietà che è rimasto con lei. E questa è stata la sua convinzione per tutto l’episodio. Demelza in ogni scena, in ogni attimo, in ogni parola vive con il peso nel cuore di essere intrappolata in un matrimonio finto e che non è mai esistito, con un uomo che resta con lei per dovere ma che ama un’altra. E vista in quest’ottica, forse nemmeno ritiene quello che l’ha unita a Hugh un vero tradimento. Il tradimento è verso chi ti ama, lei si crede e sente sola da sempre. Che tradimento è, se tuo marito vive per un’altra donna e di te non gli importa niente?
Si è ritagliata un suo spazio, ha cercato amore in chi voleva donarglielo e questo forse non le ha dato la felicità che avrebbe avuto con Ross ma ha saputo scaldarle il cuore in un momento difficilissimo. Ed è dura rinunciarci, ora, anche se lo fa perché sa che è così che deve essere. Credo che le parole di suo marito, nel finale, siano state quelle che forse sognava da sempre e che mai avrebbe pensato di sentire. Parole che, nella sua mente, erano sussurrate ad un’altra.
Demelza per tutta la puntata ha mostrato il volto di chi si è arreso. Lo si è capito nel faccia a faccia con Elizabeth davanti alla tomba di Agatha dove era immobile come una statua, rassegnata a essere il terzo incomodo della situazione. Non ha detto e fatto nulla, è stata lì ad aspettare che Ross ed Elizabeth finissero di parlare. E anche nella scena tenerissima a letto, lei chiede a Ross cosa può fare per lui, come se fare qualcosa per lui quando ha delle necessità sia l’unica sua utilità all’interno della casa. Sorride solo, davvero, quando è coi suoi bambini, forse l’unica sua vera certezza…
E’ solo nel finale che Ross, con una dolcezza di cui non lo si credeva capace, gli apre il suo cuore e gli fa capire che tutto questo non è vero e che lei è la parte migliore di lui, unica e insostituibile. E finalmente Demelza dice quella parola, ‘amore,’ a cui è sfuggita per tutto l’episodio. Come possono due persone che si amano tanto, non sapersi comprendere? Eheh, Demelza, succede quando si hanno davanti due testoni come te e tuo marito… Bastava tanto poco, dopo tutto, per curare qualche ferita…
La puntata ci mostra poi due donne cresciute e rese più forti dalla vita. Morwenna è diventata più cinica e furba e sa come tenere a freno Ossie (per ora). Sotto il suo naso si muove, sente, ascolta e va, abbozza, finge interesse in quello che dice, simula una tranquillità che non le appartiene e con coraggio va a vedere l’uomo che ama davvero a un passo dalla forca. E poi c’è Elizabeth, brava anch’essa a tenere a freno la bestia irosa che è George. Sa come prenderlo (pure stordendolo un po’ che si sa, qualche goccina di oppio rende tutti più belli e felici), lo guida a dire e fare ciò che vuole lei e porta avanti il suo piano per sistemarsi cuore e finanze sfornando un altro Warleggan che sancisca e metta al sicuro la posizione di Valentine. Insomma, gattamorta ma che ha imparato a stare al mondo…
Un po’ mi dispiace per George… (no, non è vero, non mi dispiace affatto!).
In questi tumulti del cuore e della mente, attraverso i fratelli Carne e il figlio di Zachy, assistiamo anche ai tumulti storici del periodo, alla fame, ai saccheggi e all’applicazione feroce della legge. Al potere dei forti che schiacciano i piccoli, alla disperazione che spinge l’uomo a urlare e ad alzare il capo e al bisogno di persone salde al potere per iniziare a cambiare le cose (Ross, datti una mossa!!!). L’affresco storico dell’episodio è perfetto come sempre, impietoso nell’esecuzione del giovane Martin, pieno di paure nel viso di Sam e Drake davanti al cappio.

E’ ora di cambiare e di intraprendere strade nuove. In amore ma anche nella vita. Ross lo sa, è il momento di fare quel passo in più. Lo porterà lontano e il suo cuore soffrirà la lontananza ma forse sarà ciò che farà capire a lui e Demelza quanto non possano vivere l’uno senza l’altra e quanto significhi la parola ‘AMORE’ nella loro vita. Il loro, quello vero che in fondo in fondo cova sotto le ceneri e che non ha posto per altri o altro. Ne conoscono il significato ma ne hanno dimenticato l’intrinseca bellezza. Sta a loro lottare, stavolta insieme, per ritrovarsi.

Nel salutarvi e nel darvi appuntamento alla prossima stagione, vi invito a passare dalle splendide pagine di Poldark ItaliaGabriella Wilde ItaliaEleanor Tomlinson Daily e Ross e Demelza Poldark Italia

 

Jeda

Top 5 : Banshee, Twin Peaks, Son of Anarchy, Homeland, Downton Abbey.

Nata e cresciuta in mezzo al verde e alla campagna nel lontano 1990, Jeda sviluppa sin da piccola l’innata capacità di stare ore ed ore seduta di fronte un qualsiasi schermo a guardare serie tv - che, in età infantile, erano cartoni animati. È una dote che le tornò utilissima con l’avvento dello streaming, riuscendo a vedere telefilm senza stancarsi mai, ignorando completamente lo studio e i risultati si vedono: fuoricorso da circa mille anni, la sua preoccupazione principale è quella di riuscire ad essere in paro con i recuperi, almeno una volta nella vita. Le piace leggere, scrivere ed ha una passione quasi ingestibile per le cose oscene.

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